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VCO- 15-02-2018- Il Vco è uno dei pochi territori in cui il progetto di recapito a giorni alterni, implementato in Italia dal  2015, non è partito e, pertanto, sarà tra i territorio in cui verrà sperimentata la nuova organizzazione del recapito se verrà approvata l’ipotesi di accordo.

"Il piano di implementazione- spiega Il coordinatore territoriale Slp Cisl Vco Liana Righi prevedequattro step che vedono la provincia di Novara interessata dal 1° che dovrà partire entro fine maggio 2018 mentre il VCO rientra nell’ultimo step, il  4°, che dovrà essere implementato entro fine ottobre 2018. Questa ipotesi è molto favorevole dal lato organizzativo in quanto, si spera, le problematiche incontrate in precedenza verranno sanate.

Importante per noi specificare che, come O.S., non abbiamo voluto, in questi anni, vendere fumo con errate promesse di assunzione ai lavorati CTD ma, ora che ci sono concrete speranze di probabile assunzione per qualcuno di loro, siamo a disposizione per ogni e qualsivoglia informazione o appoggio nell’aiutare i  CTD per eventuale candidatura che seguirà criteri certi ma ancora da definire".

Ecco l'ipotesti d'accordo:

Sottoscritto il giorno 8 febbraio 2018, UNITARIAMENTE DALLE 6 ORGANIZZAZIONI SINDACALI SEDUTE AL TAVOLO NEGOZIALE per la riorganizzazione del Recapito della funzione  PCL,  un importante accordo sul riordino delle attività di recapito di Poste Italiane che prevede un articolato capitolo di Relazioni Industriali con la descrizione di una minuziosa e precisa procedura di azioni da mettere in campo per monitorare tutte le fasi dell’implementazione del nuovo modello che sarà sperimentato, per il momento, nei territori non ancora implementati dal precedente progetto, datato 25 settembre 2015, in modo da poter intervenire tempestivamente in caso di disfunzioni e disservizi. (il VCO sarà tra questi)

L’intesa, raggiunta dopo mesi di difficile confronto, ridisegna l’architrave del modello operativo di consegna degli oggetti di corrispondenza nella più grande Azienda Italiana, una realtà imprenditoriale sempre più alle prese con la problematica connessa al costante calo dei volumi di posta tradizionale e con la conseguente necessità di individuare forme di compensazione attraverso il presidio di nuovi mercati quali, ad esempio, il commercio elettronico ed i pacchi. Con l’intesa raggiunta, Azienda e Sindacato, in logica di investimenti, pongono le basi per l’avvio di dinamiche di potenziale sviluppo legato all’estensione di piattaforme digitali rivolte in termini di offerta alle Piccole e Medie Imprese. Introdotte forme remunerate di flessibilità nella prestazione del Portalettere e negli orari, al fine di agevolare miglioramenti qualitativi del recapito reso in un mercato sempre più competitivo.

Il caposaldo dell’accordo sottoscritto si fonda sulla previsione di due linee di recapito:

1.      “ARTICOLAZIONE DI BASE” e che veicolerà, prevalentemente, prodotto lento (J+4);

2.      “LINEA BUSINESS”, che recapiterà quotidianamente corrispondenza ad alto valore aggiunto (J+1 e pacchi), che opererà con una maggiore flessibilità nell’ambito della propria prestazione lavorativa;

3.      ENTRO IL 30 MARZO P.V., successivamente all’imminente presentazione del Piano Industriale, verrà completato il progetto di riorganizzazione dei segmenti mancanti degli stabilimenti, della logistica e sulla formazione;

4.      accurata selezione del prodotto postale proprio in base agli “sla” di consegna affinché si possano mantenere alti i livelli di qualità introducendo forme di flessibilità remunerata nella prestazione del portalettere:

Pretesi:

1.      l’enunciazione di precisi impegni aziendali, volti al consolidamento dell’unicità aziendale, sottolineando con forza il concetto della One Company, per scongiurare e contrastare sciagurate future volontà di eventuali scorpori e spezzatini annunciati in passato;

2.      che sia avviato un percorso per rivedere la quota di finanziamento per il servizio universale svolto da Poste Italiane. Ciò è indispensabile per rilanciare la capillarità del servizio su l’intero territorio nazionale, mantenendo e consolidando il rapporto con i cittadini e fornendo, perché no,  anche un adeguato “servizio sociale”, comprese le numerose piccole comunità locali di cui  e costituito il tessuto sociale del nostro Paese;

3.      il capitolo che riguarda le POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO che  prevede:

A.               la trasformazione per circa 900 lavoratori con contratto a tempo parziale in Full-time entro il 2020, con una cadenza di 300 trasformazioni annuali;

B.                almeno 200 trasferimenti nell’ambito della mobilità volontaria nazionale, da effettuarsi entro il 31/12/2018, attingendo dalle graduatorie in essere alla data del 31/12/2017.

C.               si procederà ALL’ASSUNZIONE DI 1000 LAVORATORI, ENTRO FINE 2018, che abbiano prestato lavoro a tempo determinato (CTD) per Poste Italiane. I criteri e le modalità operative di quanto sopra previsto per le Politiche Attive del Lavoro saranno definite nell’ambito di specifici incontri, tra le parti, che dovranno concludersi entro marzo 2018. (ricordiamo per non dare false speranze che solo nel periodo dicembre 2017 aprile 2018 sono in servizio circa 5mila CTD);

D.               entro il 15 marzo le Parti si incontreranno per individuare una soluzione alle tematiche occupazionali dei dipendenti delle Agenzie di Recapito;

E.               verrà individuato un nuovo percorso di CONSOLIDAMENTO DEI DIPENDENTI ex CTD o interinali/somministrati riammessi in servizio, in virtù di un provvedimento giudiziale favorevole non ancora passato in giudicato. 

La parola ora passa alle oltre duemila RSU di Poste Italiane che dovranno validare l’accordo per la sua efficacia erga omnes.

Ricordiamo che:

·        il piano di implementazione prevede 4 STEP che vedono la provincia di Novara interessata dal 1° Step iche dovrà partire entro fine maggio 2018 mentre il VCO rientra nell’ultimo STEP, 4°, che dovrà essere IMPLEMENTATO ENTRO FINE OTTOBRE 2018. Questa ipotesi è molto favorevole dal lato organizzativo in quanto, si spera, le problematiche incontrate in precedenza verranno sanate.;

·        come O.S. non abbiamo voluto, in questi anni, vendere fumo con errate promesse di assunzione ai lavoratori CTD ma, ora che ci sono concrete speranze di probabile assunzione per qualcuno, siamo a  disposizione per ogni e qualsivoglia informazione o appoggio nell’aiutare i  CTD per eventuale candidatura che seguirà criteri certi ma ancora da definire".