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DOMODOSSOLA- 21-02-2018- Il sindaco di Domodossola Lucio Pizzi

in un comunicato stampa annuncia che per difendere l'ospedale San Biagio il comune di Domodossola ricorrerà al Tar, il tibunale amministrativo regionale: “Come promesso- spiega Pizzi- farò tutto quanto possibile per difendere l'Ospedale San Biagio, al fine di tutelare l’accesso ai servizi sanitari dei miei concittadini ed evitare che si disperda l'indotto economico dell'ultima grande azienda pubblica rimasta a Domodossola.

Per questo ho deciso di affidare ad un legale il mandato per ricorrere al T.A.R. contro l’obbrobrio amministrativo perpetrato dalla Regione Piemonte guidata dal Pd, che vuole chiudere gli ospedali di Domodossola e Verbania e sperperare milioni di euro per costruirne uno sulla collina di Ornavasso.

Eppure l'idea di costruire un ospedale unico nel Vco era già stata bocciata da un referendum provinciale promosso qualche anno fa proprio dal Pd, che oggi vorrebbe costruirlo su un cucuzzolo. Reschigna addirittura si dimise da Presidente della Conferenza dei Sindaci per esprimere la sua contrarietà ad un ospedale unico.

Quindi al Pd di Reschigna l'idea di un ospedale unico dovrebbe apparire oggi perlomeno antistorica, senza poi considerare che l’ipotesi di un’opera di centinaia di milioni di euro - lontana da tutti per non scontentare nessuno - collide con concetti di politica sanitaria che rivalutano, soprattutto in territori montani come il nostro, gli ospedali di prossimità quali il San Biagio e il Castelli.

Inoltre la scelta della collina di Ornavasso è assolutamente irrazionale poiché non confortata da nessun dato oggettivo: ad oggi il sito non è idoneo sotto alcun profilo e renderlo tale - ammesso che sia possibile - costerebbe alla collettività decine di milioni di euro in più, che potrebbero essere risparmiati seguendo altre opzioni.

Per arrivare ad un tale pasticcio si è seguito un iter che risulta viziato da enormi lacune: un iter figlio della volontà e della fretta di evitare che l’ospedale di Domodossola diventasse l’ospedale cardine della Provincia.

Ricordo che l'adesione dei Sindaci all’ospedale unico era subordinata a verifiche e valutazioni tecniche da svolgere congiuntamente per garantire la massima trasparenza, oltre che a tempistiche e costi ormai ampiamente superati. Tutte le attività per raggiungere questo obiettivo di trasparenza avrebbero dovute essere governate da uno specifico accordo di programma, che avrebbe portato alla condivisione dei contenuti dell’opera, ma così non è stato. La Regione non ha minimamente rispettato i contenuti e i tempi del patto che aveva siglato con il territorio e ha deciso di procedere unilateralmente, forse per paura che l’esposizione della verità alla luce del sole avrebbe fatto ben comprendere la fragilità del progetto di Ornavasso.

Quello che più sorprende è la superficialità con cui, a fonte di una spesa enorme e di un intervento fortemente invasivo sull’abitato di Ornavasso, si è inteso persistere con una procedura che, a mio parere, pone più di un dubbio sulla sua legittimità.

E’ bene quindi che tale procedura sia valutata nelle competenti sedi, ed è per questo che il Comune di Domodossola ha deliberato di costituirsi in giudizio. A breve tutte le amministrazioni interessate riceveranno la notifica del ricorso, leggendo il quale sarà ben visibile quanto lontano sia stato l’agire della Regione Piemonte dal concetto di collaborazione tra Pubbliche Amministrazioni che dovrebbe guidare gli obiettivi di rilevanza pubblica”.