DOMODOSSOLA- 23-02-2018- Dalla segreteria domese del Partito Democratico arriva una critica al sindaco Lucio Pizzi per la decisione di fare ricorso al Tar contro la costruzione dell'Ospedale Unico del Vco ad Ornavasso Collin, e la richiesta di quantificare le spese legali che dovrà sostenere il comune per il ricorso: “Leggiamo – scrive Gabriele Ricci, segretario domese del Pd- con relativa sorpresa di un ricorso al Tar del sindaco di Domodossola in merito all’iter che sta portando alla costruzione del nuovo ospedale del Vco.
Sorpresa perché il sindaco ha sempre definito “fuffa” il progetto, sorpresa perché così facendo ammette che l’ospedale unico provinciale è ormai una realtà, sorpresa perché le argomentazioni (conosciute) alla base del ricorso sono giuridicamente labili e porteranno ad un’inutile spesa il Comune di Domodossola, che chiediamo immediatamente al sindaco di quantificare, sorpresa però relativa perché ormai abbiamo imparato a conoscere lo stile Pizzi.
Non desta molto scalpore nemmeno l’attacco del sindaco di Ornavasso, Cigala Fulgosi, che, pur appartenendo alla stessa area politica del nostro primo cittadino, né evidenzia le innumerevoli contraddizioni, prima tra tutte quella dell’annoverare nella sua squadra amministrativa un professionista che ha collaborato con il comune della Bassa Ossola per pianificare la costruzione nella zona, come piace chiamarla a loro, di Ornavasso collina. Orogenesi improvvisa o cambio di opinione a seconda del ruolo ricoperto?
Come al solito Lucio Pizzi gioca con il fuoco, senza una visione di prospettiva, isolando Domodossola, perdendo tutte le opportunità che si creano per arroccarsi su posizioni certamente portatrici di facile consenso, ma prive di utilità pratica.
Ci troveremo tra qualche anno a raccogliere i cocci di questa disastrosa miopia, con un plesso ospedaliero abbandonato e senza un progetto di riconversione, senza la medicina territoriale e senza opportunità di sviluppo: tutto ciò soltanto perché abbiamo un sindaco che vuole sempre stuzzicare la pancia dei propri elettori invece che lavorare per il bene comune".


