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gallo bernardino coop nero

OSSOLA- 02-04-2018- Dopo la tragedia di Re

a Pasquetta il Gruppo Sos Ossola tramite il suo presidente Bernardino Gallo interviene per sollecitare una mobilitazione popolare contro i pericoli delle strade provinciali: “Piangiamo ancora due morti sulle strade del Vco- così Gallo- due turisti svizzeri, moglie e marito, certamente amanti dell’Italia. Piangiamo certamente per loro, ma smettiamo di dire che siamo stati fortunati perché poteva essere una tragedia più grande; basta anche “pianti greci” e ripetere lamentele inefficaci come “grida manzoniane”; basta frammentarsi per appartenenza politica e per località; basta limitarsi solo agli ostacoli per l’afflusso di turisti o alla mobilità dei frontalieri, seppure di massima importanza. La situazione viabilità nel Vco è intollerabile e foriera di tragedie. Le strade di competenza dell’Anas, come questa oggetto del dramma a Meis, la SS 337, così come la 34 che collega anch’essa il Vco con il canton Ticino, per non parlare della SS 33 che è la superstrada, insieme con altre, sono tutte pericolosissime e con assenza quasi totale di manutenzione; Le risorse sono sempre solo annunciate in pompa magna, sempre ritardate e con viabilità sempre più precaria e pericolosa che da molti anni subiamo. Siccome al peggio non c’è mai fine, rammento che la quasi totalità delle strade provinciali è in pessime condizioni tali da essere talvolta chiuse al traffico e comunemente con riduzione generalizzata di velocità a 30 km orari, per scaricare responsabilità sui cittadini. Per quanto ci constano i controlli dei pendii che si affacciano su dette strade, statali o provinciali che siano, sono ridotti al lumicino e le frane si susseguono, appena piove, in tutte le valli dell’Ossola, com’è capitato nei recentissimi giorni trascorsi e siamo stati "fortunati", anche in tali occasioni. A tal proposito, qualcuno faccia un salto sulla strada Domo - Bognanco e si farà un’idea dei pericoli generalizzati . Come se ne può uscire? Con l’unione di tutti che com’è noto fa la forza. Sollecito tutte le associazioni di qualsiasi natura del Vco, insieme agli amministratori locali perché siano indipendenti e non dipendenti dagli ordini calati dall’alto, trascurando le periferie e ancor più la nostra che io ho definita “periferia dell’impero”; lo scopo è pretendere risorse dall’Anas e dalla provincia Vco alla quale la regione non garantisce nemmeno il mal tolto dei canoni idrici. Si deve avere la consapevolezza che i tempi per intervenire concretamente dopo aver preteso le risorse economiche, saranno lunghi e allora bisogna che ci si allerti a partire dai singoli comuni per verificare e segnalare eventuali situazioni di pericolo. Facciamolo anche noi singoli cittadini e associazioni che magari si coordinino, segnalando al comune interessato, magari con foto, possibili situazioni d’instabilità. Gli stessi comuni dovrebbero allertare i propri uffici tecnici, così come le Unioni stesse per monitorare, segnalare e intervenire. Si eviti di sprecare risorse per interventi quasi inutili o futili puntando sulla sicurezza. In ogni caso rivolgo l’appello a tutti, anche alle forze politiche, ivi compresi deputati e senatori eletti nel Vco, affinché si combatta insieme per la sicurezza dei turisti, dei frontalieri e di tutti i cittadini del Vco”.