CREVOLADOSSOLA- 03-04-2018- Dopo le critiche espresse nel corso della conferenza stampa della scorsa settimana a cui hanno partecipato il consigliere provinciale Spadone ed i sindaci di Piedimulera, Pallanzeno, Santa Maria Maggiore e Crodo verso la politica sanitaria regionale, principalmente verso la costruzione dell'ospedale unico a Ornavasso, ma anche verso la scelta di Crevoladossola come centro di rilevanza per la medicina territoriale, interviene il sindaco di Crevola Giorgio Ferroni, rivendicando la giustezza della scelta: “Rispetto alle critiche di alcuni colleghi amministratori sul progetto casa della salute- scrive Ferroni- mi sembra doveroso precisare quanto segue: l’ubicazione della casa della salute a Crevoladossola è la naturale e logica conseguenza di tre fattori in cui la politica non centra nulla: innanzitutto è evidente per chiunque che, avendo l’Asl ridisegnato i perimetri dei raggruppamenti dei medici di base che ora comprende Crevola, Masera, Montecrestese e le valli Antigorio Divedro e Vigezzo, il baricentro di questo territorio non poteva che essere Crevoladossola, che per sua natura è lo sbocco delle valli dell’alta Ossola, ovviamente a meno che non si abbia un idea del concetto di baricentro alternativa a quella consueta.
Crevoladossola aveva una struttura perfetta per un servizio di questo tipo, che l’amministrazione ha messo subito a disposizione, e soprattutto aveva un gruppo di medici che già da anni hanno lavorato per un progetto analogo a quello della casa della salute, quindi c’erano tutte le condizioni oggettive perché si avesse quest’ovvio risultato.
Ricordo ai colleghi che non è vero che Domo non avrà la possibilità di avere una casa della salute, anzi il progetto Asl (che è stato illustrato a tutti gli amministratori) prevede in Ossola tre case della Salute: Crevoladossola, Premosello e Domodossola che ovviamente avrebbe dovuto essere quella più importante e con più servizi.
Con grande simpatia e stima credo che riferirsi alla questione in termini di “ordini di scuderia” che sarebbero arrivati da Torino per favorire Crevoladossola rispetto ad altre realtà sia fuorviante e non utile, il tema sanità è delicato e dobbiamo affrontarlo seriamente e serenamente, tra l’altro è piuttosto noto che molti difetti si possono imputare al sottoscritto tranne che essere uno che risponde a ordini di scuderia.
Tanto dovevo, anche per riconoscenza verso il grande lavoro fatto dall’aggregazione dei medici di base, in particolare dal dott. Zaninetti, che una parte fondamentale ha avuto nella questione della casa della salute crevolese, che resta un progetto che parte molti anni fa, su cui tutta la comunità crede e che pensiamo possa essere un valore per tutto il territorio”.


