VARZO- 19-04-2018- Secondo appuntamento
presso la sala mostre La Vetrina di Varzo. Dopo il primo evento per l’inaugurazione della sala avvenuto al mese di dicembre, l’Associazione Culturale Artitalia propone una nuova ed interessante mostra “Divedrum …. dove passa la storia …”: “Il nome – spiegano i promotori-naturalmente ha un significato solamente mediatico , da non confondersi con termini storici , ma la finalità dell’esposizione è assai interessante in quanto ci da uno spaccato della terra valdivedrina, particolarmente ricca di storia e quindi di testimonianze visibili su territorio, attraverso le decine e decine di beni architettonici minori quali santuari,cappelle,ponti,sentieri,affreschi e che purtroppo con l’effetto del tempo hanno perso il loro splendore iniziale , ma per i quali è assolutamente necessario porsi un fine di recupero e conservazione.
Infatti proprio per questo scopo , da circa tre anni l’Associazione Culturale Artitalia sta lavorando sul progetto Diamante (DIAgnosi MANutenione Tesori Esistenti) che , per l’appunto si propone di intervenire , prima di tutto con un corretto censimento ed una puntuale classificazione di questi beni in funzione del loro stato di conservazione per poi procedre allo studio delle soluzioni di minore impatto per le attività di recupero e valorizzazione.
Il territorio della Valle Divedro poi è particolarmente interessante per la sua continuità con la vicina Svizzera , ed anche questo è molto significativo , poiché è sufficiente addentrarsi nei primi chilometri del territorio elvetico per notare come sia stato nei secoli scorsi molto comune la tipologia costruttiva , e come ancora si tramandino le tradizioni ed i costumi dell’epoca .
E tra i tanti sentieri che incontriamo , la mostra propone un particolare focus sul Sentiero del Brocc , che da Ponte Boldrini porta alla stupenda chiesa romanica di Trasquera , che si presenta in uno stato di conservazione e manutenzione piuttosto carente , e che nell’immediato è ancora possibile recuperare con interventi certamente costosi , ma con un completo recupero ; lasciandolo anche solo due o tre anni in balìa del tempo, rischia di diventare un reliquato , oppurer rischia di essere recuperato con metodi alternativi che nulla avrebbero a che vedere con recupero e conservazione.
La mostra sarà inaugurata sabato 21 aprile alle ore 17,30 e resterà aperta sino al primo maggio , con apertura nei giorni feriali dalle 17,30 alle 19,30 e la domenica dalle 10, alle 12,00 “.


