DOMODOSSOLA- 24-04-2018- Domo non può rimanere
senza ospedale, e se in Provincia del Vco ne dovesse rimanere solo uno non potrà che essere il san Biagio. Il posto migliore dove costruire un presidio nuovo è il rettilineo tra Domo e Villa (la stessa area identificata alla fine degli anni '70 dall'Uopa ndr.) Questo il pensiero del sindaco domese Lucio Pizzi che presenta in consiglio una mozione per mettere a disposizione quei terreni: “Il Direttore dell'Asl Vco, dott. Caruso, intervistato la settimana scorsa al “Sasso nello stagno”, ha ripetuto che la nostra provincia non potrà più avere due ospedali, ribadendo così la volontà della Regione e dell'Asl di chiudere il San Biagio e il Castelli per realizzare una sola struttura- spiega Pizzi- se da una parte non mi permetto certo di ipotizzare che la comunità di Verbania possa essere privata del suo ospedale - non sono io a farlo - dall'altra mi sento però di sottolineare con forza ancora una volta che per Domodossola non esiste l'opzione di restare senza il suo ospedale. Di conseguenza per me le prospettive su cui ragionare possono essere solo due: che si mantengano i due presidi di Domodossola e Verbania, garantendone i servizi in sicurezza; oppure che si realizzi il nuovo ospedale a Domodossola., nel caso invece la Regione si spingesse davvero fino a chiudere i due presidi.
Le motivazioni che mi portano a questa posizione non sono fondate su mero campanilismo: in realtà sono sotto gli occhi di tutti.
La prima. L'area che Domodossola può mettere a disposizione per la realizzazione di un nuovo ospedale, sulla piana che si percorre uscendo dalla Città verso Villadossola, è oggettivamente la migliore della provincia per collegamenti e servizi a disposizione, non ha controindicazioni geomorfologiche o ambientali e risulterebbe molto meno dispendiosa di quella della “collina” di Ornavasso sotto il profilo dei costi di realizzazione.
La seconda. Se l'Ospedale fosse realizzato in altro posto diverso da Domodossola nessuna comunità sarebbe penalizzata come quella domese e ossolana. Infatti nel Cusio c'è il COQ e nel Verbano operano da tempo tre gruppi privati con cinque strutture sanitarie. E' facilmente intuibile che, con una vocazione privatistica già così sviluppata, nel caso di chiusura del Castelli si potrebbe pensare ad una riconversione della struttura in chiave pubblico-privata con la presenza di un pronto soccorso.
A Domodossola invece non resterebbe nulla: risulta ingiusto e inaccettabile il solo immaginare di chiudere l'ospedale della nostra Città, togliendo moltissimo a Domodossola sia sotto il profilo sanitario che economico, per regalarlo a Ornavasso.
Nell'eventualità, quindi, che la Regione riesca a perseguire fino in fondo il suo obiettivo e arrivi davvero alla realizzazione di un unico nuovo ospedale, costruirlo a Domodossola sarebbe la soluzione più funzionale, meno costosa e che potrebbe garantire rispetto e dignità a tutti.
Dobbiamo quindi continuare nella difesa del nostro San Biagio ma dobbiamo anche creare ogni condizione possibile affinchè Domodossola non resti assolutamente senza l'ospedale, qualunque cosa accada.
Per questo motivo ho deciso di presentare una mozione indirizzata a far sì che il Comune di Domodossola metta a disposizione l'area per l'eventuale realizzazione del nuovo ospedale del Vco: il tutto senza alcun costo aggiuntivo per l'Amministrazione, poichè il lavoro verrà svolto internamente nell'ambito della variante al piano regolatore già avviata.
La mozione porta solo la mia firma per non essere il documento di una sola parte: la battaglia per impedire che Domodossola resti senza ospedale non dovrebbe avere colore politico ma vedere invece il Consiglio Comunale unito nell'interesse dei nostri concittadini”.


