
CRODO- 01-05-2018- Botta e risposta tra Ermanno Savoia, sindaco del Comune di Crodo, e Marilena Panziera, capogruppo di minoranza, sulla votazione del sinaco alla convenzione fra prefettura e Ciss per la gestione dei richiedenti asilo: “Apprendo con stupore che, a dire della capogruppo di minoranza, avrei votato contrario alla convenzione fra prefettura e Cissper la gestione dei richiedenti asilo- spiega Savoia- la consigliera deve essersi limitata, chissà se per pigrizia o per mero opportunismo politico, alla lettura di quanto riportato da una delle testate locali, in cui, probabilmente a causa di una incomprensione durante una intervista telefonica tra me e chi scriveva, è stato erroneamente riportato il mio voto contrario anziché l’astensione. Tutte le altre testate, presenti all’assemblea del Ciss con i propri collaboratori, hanno invece riportato correttamente l’esito della votazione, che ha visto il mio voto di astensione sia sulla convenzione sia sul bilancio di previsione, in quanto contenente una parte sulla gestione degli immigrati.
Ribadisco qui che la mia posizione sulla questione immigrati è sempre stata molto chiara: ho sempre dichiarato di essere contrario a ospitare immigrati e ho sempre agito di conseguenza, negando anche alla Prefettura la disponibilità di strutture comunali e intervenendo con opera di dissuasione anche nei confronti dei privati che avevano ricevuto proposte da parte di alcune cooperative. Tutto ciò perché ritengo e continuerò a ritenere difficile e problematico l’inserimento di immigrati in una piccola comunità come la nostra.
Condividendo totalmente le ragioni e le preoccupazioni di chi ha espresso voto contrario, la mia astensione è dovuta esclusivamente al fatto che al momento la convenzione, che prevede un numero massimo di sei unità per un comune come il nostro, è l’unica alternativa a una gestione diretta e senza limitazioni da parte delle cooperative.
Preferisco infine soprassedere sui pesanti epiteti contenuti in chiusura di comunicato stampa sui miei colleghi amministratori, che lavorano ogni giorno per il paese senza spargere inutile cattiveria seduti davanti a una tastiera”.


