VCO- 05-05-2018- Sos Ossola commenta positivamente il voto del consiglio provinciale che avvia di fatto le procedure per il referendum per un eventuale passaggio del Vco alla Lombardia: “Il 3 maggio 2018 un’ulteriore importante tappa di un percorso storico è stata conseguita con un voto unanime nel consiglio provinciale del Vco- spiega il presidente Bernardino Gallo- che ha votato all’unanimità di avviare la procedura per indire il referendum popolare per il passaggio della provincia dal Piemonte alla Lombardia. Sempre unanimemente, senza distinzione di appartenenze, è stato incaricato il consigliere provinciale di minoranza, Luigi Spadone come delegato a depositare la richiesta di referendum alla Corte di Cassazione.
Personalmente e solo come aderente spontaneo all’iniziativa e senza alcun incarico particolare salvo la condivisione spontanea e convinta, insieme alla partecipazione alle riunioni del comitato e la mia messa a disposizione per dare una mano in tutto il percorso che si sa che sarà lungo. Perché definisco storica questa iniziativa.
Perché per la prima volta vi è stata un’unità d’intenti senza fratture a partire dal Popolo e non solo.
Unità ribadita dalla raccolta delle firme a tempo di record tra elettori ed elettrici di tutte le realtà del Cusio, del Verbano, dell’Ossola e ci si è fermati a poco più delle firme sufficienti. Sarebbero state molto di più se si fosse deciso di continuare com’è dimostrato dalle lamentele di molti che non hanno potuto firmare.
per la prima volta
Il comitato che con presidente e vice, pur appartenendo a un’area politica precisa, ha dimostrato che l’iniziativa non aveva altri fini che il “bene comune” della popolazione del Vco e non era stata avanzata per tornaconti di parte sia politici sia personali come dimostrato accettando il contributo del gruppo SOS oltre al mio personale, immediatamente e pubblicamente manifestato, sia nella raccolta firme sia con mia presenza di fatto nel comitato.
Vi sono successive tappe da conseguire e la principale sarà quella d’informare e tenere alta l’attenzione della gente anche per garantire la partecipazione di votanti necessaria al referendum.
Non trascurare i contenuti principali per i quali ha firmato la popolazione, trascurata dal Piemonte e che deve essere sempre informata, ascoltata e mobilitata: la difesa degli ospedali esistenti magari assegnando al San Biagio un ruolo totalmente pubblico e al Castelli un ruolo simile alla Madonna del popolo ma, non specialistica ma generalista e con Dea. Tutti da migliorare facendo terminare il conflitto che attanaglia l’Asl Vco e il territorio con fughe di personale medico e difficoltà di trovarlo. Dare le risorse dei canoni idrici alla provincia tripolare del Vco che, per le sue assolute specificità, deve essere riconosciuta autonoma e federale”.y


