BEURA_ 07-05-2018- Il sindaco di Beura
Davide Carigi risponde sui problemi dell’ Associazione produttori agricoli ossolani manifestati nel corso dell'ultima riunione dell'ente dal presidente Pier Franco Midali. “Ho letto con molta amarezza le riflessioni di Pierfranco Midali in merito all’abbandono da parte degli enti locali dell’Associazione Produttori Agricoli Ossolani- spiega- preziosa istituzione nata per volontà di personale politico e agricolo alla fine degli anni 80, con il preciso scopo di reimpiantare la viticoltura in Ossola ed incoraggiare e sostenere tutte quelle attività agricole di nicchia, che negli anni hanno dato grosse soddisfazioni, anche alla politica che ora ne sminuisce il ruolo.
Forse, già da tempo, aleggia la chiara volontà di cancellare un passato che ha lasciato un segno evidente, a differenza di quanto si fa oggi, con grandi proclami, ma con azioni pratiche ancora da realizzare ed eventualmente verificare.
Midali ha ragione, si è passati oltre, senza rendersi conto che il ruolo di alcune associazioni, tra cui quella che lui ha l’onore di rappresentare, non sarebbe stato sostituito da niente e nessuno. Il PSR elargisce aiuti, ma solo per alcune tipologie aziendali, il coltivatore ossolano di vite, produttore dell’uva che serve a realizzare il vino Ossolano DOC, è quasi nella totalità un hobbista, grazie al quale possiamo vantare di avere un vino locale e la cura del paesaggio, tanto cara a chi si fa bello con la parola turismo, che si sa non fa rima con degrado.
Non fornire aiuti può avere diverse spiegazioni, se l’intento è quello di modernizzare il settore stimolandolo a cercare nuovi orizzonti di guadagno, non è con l’abbandono che si ottengono i risultati, ma casomai proseguendo sulla strada dell’assistenza tecnica, che qui in Ossola, come altrove, ha dato grandi frutti, permettendo a piccole o più grandi realtà di tenersi al passo con i tempi sotto l’aspetto produttivo e gestionale. Se si tratta di disperdere quel patrimonio di conoscenza e testardaggine che ha fatto si che un manipolo di dopolavoristi abbia recuperato vari ettari a vite, allora si sta realizzando il sogno di chi non li ha mai visti di buon occhio.
Da ex assessore all’agricoltura della defunta Comunità Montana delle Valli dell’Ossola, so quanto sia stato importante il ruolo dell’Associazione per il territorio ossolano, che grazie all’impegno delle persone coinvolte, non solo ha riscritto pagine di agricoltura, ma anche di enogastronomia ossolana, fornendo a corollario dei soli formaggi presenti in precedenza, una buona varietà di vini, frutta, farina e ortaggi.
I tempi sono proprio cambiati, se non riusciamo più ad intravedere ciò che solo fino a ieri ci ha fatto grandi e per il futuro personalmente spero di leggere ancora notizie dell’associazione, notizie positive”.


