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patentino giovani studenti

DOMODOSSOLA-31-05-2018-La scuola media

Antonio Rosmini di Domodossola ha concluso in questi giorni una serie di progetti legati al più ampio progetto di cittadinanza, educazione responsabile. Tra questi, il progetto con un percorso lungo quattro mesi, dedicato al cyberbullismo e all'uso consapevole dello smartphone, lanciato dall'Ufficio Scolastico Provinciale in collaborazione col MIUR,  la Polizia di Stato e altre associazioni del territorio, in seguito al grave fatto di cronaca di cui è stata vittima Carolina Picchio, la studentessa di 14 anni che nel 2013 si uccise lanciandosi dalla finestra della sua casa a Novara, per vergogna a causa di un gesto di bullismo subito sui social network. Proprio la sua insegnante, la senatrice Elena Ferrara, è stata promotrice e prima firmataria della legge a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto al fenomeno del cyberbullismo. Ieri alla presenza del Commissario Capo  Paolo Maisto, dirigente del Settore di Polizia di Frontiera di Domodossola e  del vice ispettore Mariano Piccirillo, sono stati consegnati i patentini per lo smartphone ai 24 alunni della prima media del Rosmini.  Il progetto ha coinvolto in totale 56 alunni poiché anche  la seconda e la  terza media hanno dato una mano, secondo il metodo della peer education. Spiega la dirigente della scuola media Rosmini, prof.ssa Simonetta Aru, responsabile del progetto, insieme al prof. Antonio Zilla, responsabile tecnico : " Il progetto è stato multidisciplinare con lezioni sia  teoriche sia pratiche. C'è anche un uso dello smartphone  positivo, costruttivo, creativo, non è uno strumento da demonizzare, bisogna saperlo utilizzare, quindi ci siamo mossi sempre sulle potenzialità ma anche sul rischio perché il rischio è sempre alle porte. Abbiamo sottolineato la pericolosità di condividere le foto in rete. L'ufficio scolastico ha aggiunto anche un aspetto molto importante: il progetto doveva coinvolgere anche le famiglie, per cui è stato chiesto ai genitori di firmare un patto di corresponsabilità con i propri figli, con l'idea che, di questo progetto, non ne parlasse tanto la scuola ma fossero i giovani a parlare a casa di quello che stava succedendo a scuola. Ci è sembrato degno di lode da parte  dell'Ufficio Scolastico, nelle  figure del dott. Iaderosa e dott.ssa Di Sessa, psicologa dell'Ufficio Scolastico. "Un altro progetto che ha visto la sua conclusione è quello legato all'educazione stradale.  Ieri mattina alla presenza del responsabile dei vigili urbani locali è stato consegnato agli studenti,  l'attestato di partecipazione al corso di educazione stradale e il patentino della bicicletta".

Elisa Pozzoli