
DOMODOSSOLA- 29-09-2015- Il Consiglio dei Ministri ha approvato, stamane, uno specifico provvedimento in virtù del quale il termine per l'adesione alla procedura di collaborazione volontaria per la regolarizzazione dei patrimoni detenuti all'estero (cosiddetta "voluntary disclosure") viene prorogato dal 30 settembre 2015 al 30 novembre 2015. L'integrazione dell'istanza e la documentazione possono essere presentate entro il 30 dicembre 2015. La proroga, in presenza di un numero molto elevato di richieste di adesione pendenti, risponde all'esigenza di riconoscere più tempo percompletare gli adempimenti previsti, tenuto conto delle problematiche di recepimento dellanecessaria documentazione, anche in ragione del fatto che l'acquisizione richiede il coinvolgimento di soggetti esteri. Inoltre, è previsto anche per coloro che abbiano già presentato l'istanza entro la data di entrata in vigore del presente decreto, la possibilità di produrre i relativi documenti entro il 30 dicembre 2015.La richiesta era stata avanzata, nei giorni scorsi, da numerosi professionisti e operatori delsettore, e interessa da vicino tutti i lavoratori frontalieri, sia in attività che in quiescenza, cheavranno quindi più tempo per regolarizzare le loro posizioni.Soddisfazione viene espressa dal deputato Enrico Borghi, capogruppo Pd in commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, che nei giorni scorsi è ripetutamente intervenuto sul governo per ottenere il varo tale provvedimento. "Il governo -commenta l'on. Borghi- ci ha ascoltato, dando una maggiore flessibilità temporale in grado di consentire una migliore modalità operativa, evitando rincorse e procedure abborracciate e senza applicare sanzioni aggiuntive. Ora abbiamo più tempo sia per consentire uno specifico approfondimento da parte dell'Agenzia delle Entrate sul comparto frontalieri, avendo ottenuto che i loro redditi non possono essere in alcun modo equiparati ai capitali esportati illegalmente essendo già stati tassati alla fonte, sia per canalizzare le risorse rinvenienti dalla voluntary disclosure a favore delle infrastrutture di collegamento tra Italia e Svizzera".


