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corta tango argentino

DOMODOSSOLA- 02-10-2015- A Casa don Gianni, venerdì prossimo,

prende il via un corso di tango argentino promosso dal Claudio Maulini, psicologo psicoterapeuta del Centro per la Famiglia di Casa don Gianni. Le lezioni si terranno tutti i venerdì, dalle ore 21,14 alle ore 22,15, a Domodossola, presso Casa don Gianni, in via dell’Artigianato n. 13. Istruttori saranno Stefania Boeri e Luca Girardi. Le prime due lezioni, venerdì 9 ottobre e venerdì 16 ottobre, saranno di prova e gratuite, poi il costo mensile di partecipazione al corso sarà di 30 euro.

Per informazioni e iscrizioni telefonare allo 0324-243006- – email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Nato nei sobborghi di Buenos Aires intorno al 1880, si mostra da subito, più della stessa lingua, come linguaggio comune degli abitanti della capitale, immigrati di ogni provenienza che vivono nei grandi “conventillos”, nei cui cortili si sentono musica e passi. Da un intreccio di tradizioni proprie della gente del porto e della gente della campagna, dai movimenti delle coppie che ballano, vicine ma senza toccarsi, nasce, si trasforma e poi si diffonde un ballo in cui l’uomo avanza e la donna contemporaneamente indietreggia. Ed ecco la milonga, alternanza di canto e ballo, insieme di tanti ingredienti e di contributi. Rivoluzione nel ballo di coppia, il tango richiede esercizi di concentrazione e preparazione. Nulla di improvvisato nel tango, persino i primi “tangheros” di cortile programmano, studiano, provano e riprovano i passi, mentre le donne fanno la stessa cosa; tutti per prepararsi al ballo della domenica. E nonostante ciò, il tango è un ballo libero, non segue schemi, se non poche figure che continuano a frammentarsi e a ricomporsi tra di loro in un’unica figura, mai uguale a se stessa. Per tutte queste cose il tango è un linguaggio attraverso il quale esprimersi, comunicare e, comunicando, provare e trasmettere emozioni. Il tango è un ballo sociale, un bellissimo linguaggio del corpo, un dialogo silenzioso che appiana i contrasti tra ballerini, trasformando il rapporto tra un uomo e una donna in un gesto di grande naturalità: un abbraccio.