
DOMODOSSOLA- 21-10-2015- Diffidenza verso la concretezza della proposta regionale di costruire un nuovo ospedale in zona baricentrica, ma anche quattro condizioni a cui la Regione dovrebbe sottostare nel caso si facesse. Queste le condizioni del gruppo Sos Ossola: “Sull'ospedale unico tantissimi ci dicono in coro: "Guardate al futuro! - spiega il presidente di Sos Ossola Bernardino Gallo- certo che guardiamo al futuro e lo facciamo da moltissimo tempo, come 12 anni fa, quando, in un quadro molto differente da oggi, soprattutto per l'Ossola non ancora derubata di servizi e di tutto e di più, appoggiamo l'ospedale unico mentre voi dicevate NO! Volete convincerci che avete cambiato davvero opinione come i non imbecilli, oppure vi allineate al pensiero unico? A ordini gerarchici di partiti al comando e istituzioni? Non sappiamo se siete convinti davvero oppure è imperativo categorico come quello del filosofo Kant, o peggio, come la parola d'ordine del Duce che era "una sola categorica e imperativa per tutti"! Noi optiamo per la seconda e non vi accorgete delle vostre contraddizioni di seguire il centralismo regionale di personaggi torinocentrici che spogliano le periferie mentre continuate a farvi onanismi mentali sulla difesa della montagna con inutili convegni e ordini del giorno sulla stessa. Altro che grida manzoniane.
Anche il sindaco di Crevoladossola, ing. Ferroni, è stato "fulminato sulla via di Damasco", sia coll'Unicum, ma anche,in qualità di amministratore presidente della medicina territoriale, sia col distretto unico del Vco la cui testa pensante è stata collocata ad Omegna; testa lontana dalla stragrande maggioranza degli utenti, e non in Ossola seppure vi sia il 40% degli abitanti, oltre il 70% del territorio; Ferroni ne C, vi rammentate che l'Ossola è ultra discriminata nella sanità come abbiamo dimostrato e ripetuto sino alla noia?
Noi, seppure consideriamo l'ospedale unico un diversivo delle giunta Chiamparino, accettiamo la sfida di discuterne e poniamo tre condizioni:
1 - Tempi veloci e senza sprechi,
2 - un confronto ampio e con proposta da far condividere al popolo che dovrà essere convinto per scegliere l'ospedale unico seppure legato al proprio, Castelli o San Biagio che sia.
3 - Chiediamo la certezza di una fase transitoria senza toccare i due DEA.
4- Destinazione importante del Castelli e soprattutto del San Biagio che dovrà avere una ricaduta non solo sanitaria e sociale ma anche economica sul territorio.
Purtroppo i sindaci hanno accettato a scatola chiusa senza alcuna assicurazione. Lo facciano nei consigli comunali che sarebbe auspicabile fossero aperti al contributo dei cittadini. Alle garanzie ci crediamo poco, quelle di mantenere i due DEA funzionanti.., Chiampa & C. non l'hanno data e scaricheranno la chiusura su Roma. Per l'eventuale miracolosa costruzione in 4 anni del nuovo ospedale, evidenziamo che per collocazioni nuove rispetto al passato, da voi adombrate, saranno necessari ulteriori anni per modifiche piani regolatori ed espropri anche se a molti dei politici glie me frega in quanto paga Pantalone, aggiungiamo anche che il fitto da pagare ai costruttori sarà almeno pari, se non superiore al costo, segnalato dall'ASL vco per il mantenimento dei due DEA. Ancora più alto abbandonando Piedimulera. Ultimissima questione: futuro Castelli e San Biagio. Cosa ne faremo? A chi ci sollecita di guardare al futuro, messaggio ripetuto da tutti gli esponenti del PD per dare a tutti gli altri dei dinosauri, chiedo: " Può l'Ossola, depredata di tutti i suoi servizi, perdere la ricaduta economica di dipendenti e utenti? Se la risposta è si invitiamo gli ossolani a darsi all'agricoltura e alla pastorizia in quanto non vi saranno altre prospettive tranne anche fare i frontalieri, seppure in Svizzera l'economia non gode di buona salute. Scegliendo l'ospedale unico ribadiamo che si dovrebbe partire dall'ipotesi Piedimulera, sia per questioni di tempo come ha spiegato il sindaco di Piedimulera Lana, sia per la qualità dei professionisti coinvolti, come ci ha ricordato Luciano Scesa già presidente del comitato per la costruzione dell'ospedale di Piedimulera, che ha dichiarato rimpiangendo ancora oggi quella struttura, indicandandola come via preferenziale: “A Piedimulera si potrebbe cominciare a costruire l'Ospedale domani, ci sono tutti i presupposti senza fare deroghe o nient'altro. Il sito è ancora destinato per quello, e quindi non ci sarebbero problemi". Condividiamo tutti questi pensieri. La giunta di Chiampa & C. con l'accompagnamento di sindaci quasi tutti proni e ubbidienti, se ne fregano di sprecare soldi e pure dell'apporto di "tecnici" di immenso valore come Renzo Piano e Umberto Veronesi. Crediamo poco anche alle garanzie di mantenere i due Dea funzionanti. Chiampa & C. non l'hanno data e scaricheranno la chiusura su Roma. Per l'eventuale miracolosa costruzione del nuovo ospedale evidenziamo che il fitto da pagare ai costruttori è almeno pari, se non superiore al costo, che a me pare pompato, segnalato dall'ASL vco per il mantenimento dei due Dea. Ultimissima questione ma non meno importante: quale futuro per il Castelli e San Biagio. Cosa ne faremo? A chi ci sollecita di guardare al futuro, messaggio ripetuto per darci dei dinosauri, chiediamo: " Può l'Ossola, depredata di tutti i suoi servizi, perdere la ricaduta economica di dipendenti e utenti senza che si cerchi un'alternativa valida? Se la risposta è si invitiamo gli ossolani a darsi all'agricoltura e alla pastorizia in quanto non vi saranno altre prospettive altre prospettive tranne anche fare i frontalieri seppure in Svizzera l'economia non gode di buona salute. Popolo quando decidiamo di svegliarci davvero?”


