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DOMODOSSOLA- 03-11-2015- Il neonato movimento Una, Unioni Nuova Autonomia Ossola, Cusio, Verbano in un comunicato stampa delinea impegni e cammino futuro non mancando di criticare la classe politica locale: “Non è assolutamente una novità- spiegano Dorsi tartari e Mario Gesù dell'Una, Unioni nuova autonomia- che la gente si allontani sempre più dalla politica perchè disistima politici e politicanti in tutto il nostro Paese, sia per gli impegni non mantenuti, le decisioni calate dall'alto, la dilagante corruzione e le collusioni con le mafie. La conferma oltre a una costante diminuzione dei votanti alle urne è confermata da un'indagine di questi giorni che attesta che la politica espressa da tutti i partiti e movimenti nazionali viene considerata per l'ottanta % degli elettori, molto negativamente. Siamo certi che nelle periferie, come nel Vco e particolarmente in Ossola e a Domodossola, sia ancora maggiore. In Piemonte, che deriva da Piè Monte, comanda il Piè e si fa degradare il Monte e la giunta Chiamparino Reschigna, anche a causa del dissesto finanziario della regione, ha portato al parossismo tale politica centralista e torinocentrica, depredando le "periferie". Sulla Giunta Regionale ci chiediamo se, dopo le vicende giudiziarie sulle firme false per presentare alcune liste elettorali, compresa quella dello stesso Chiamparino, costoro siano ancora titolati a rappresentare il Popolo! Possiamo consentire che decidano, a porte sbarrate alla società civile e sulla testa della gente, nel nostro territorio, la chiusura del Castelli e del San Biagio e la costruzione di un ospedale nuovo, scartando l'ipotesi molto meno costosa di Piedimulera, ma in territorio sostanzialmente vicino a Verbania, ancor più della sede del Tecnoparco? Quali interessi sono in ballo con privati internazionali potentissimi? Chi ci assicura che, in un clima generale di malaffare che affligge gran parte del Paese, sia tutto chiaro e pulito e che anche queste scelte non ne siano toccate? Andremo avanti per la nostra strada con convinzione e sarebbe opportuno che uscissimo maggiormente "allo scoperto" nella realtà con varie iniziative che ci vengono suggerite da nostri aderenti e simpatizzanti, come la raccolta di firme per chiedere il referendum e una o più iniziative pubbliche per informare le persone bombardate dalla propaganda e mobilitarle. Preoccupati di questa classe dirigente squalificata, sindaci compresi, sulla questione ospedale unico su cui, salvo rarissime eccezioni, si sono espressi in passato al contrario, chiediamo che il Popolo sia chiamato a decidere su opzioni attendibili anche temporali, sia sull' ospedale nuovo che per il mantenimento del Castelli e del San Biagio, tema sul quale ci impegniamo sin d'ora a raccogliere firme per chiedere un referendum. Sempre sull'ospedale unico, a chi si inventa in sintonia col pensiero unico il baricentro demografico a Gravellona e non quello geografico che si colloca a nord di Piedimulera, diciamo che l'Ossola non ha nessun presidio alternativo di primo livello per servizi di "base" e soprattutto per l'urgenza e l'emergenza, mentre il Verbano ne ha verso la Lombardia e il Cusio in Piemonte. Si pensi ad Omegna che ha tre scelte: l'ospedale di Verbania, quello di Borgomanero il San Biagio di Domodossola. In un contesto nel quale si susseguono convegni sulla montagna mentre questa continua a spopolarsi e a degradarsi nella nostra realtà, è stato spudoratamente derubato il territorio montano per eccellenza di molteplici servizi essenziali che vanno dalla giustizia, tribunale e giudice di pace all'ordine pubblico, con il declassamento del commissariato di Domodossola e il dimezzamento della presenza delle auto del "113" di notte nonchè dal 118 , (urgenze ed emergenza sanitarie), tolto al Vco e spostato a Novara causa di molte confusioni e ritardi, al Cup, (Centro telefonico prenotazione esami e visite). Rammentiamo che il 118, che funzionava benissimo nel Vco, è notevolmente peggiorato con l'accentramento a Novara e che il Cup, attualmente organizzato nel Vco a Piedimulera ed è il migliore del Piemonte, come acclarato dall'istituto Piepoli, sarà chiuso e affidato ad altri in quel di Novara, con gravi danni per il servizio, ricadute negative sull'occupazione e costi notevolmente scaricati sui cittadini sia direttamente che indirettamente. Infatti il costo delle telefonate è ripartito tra l'utente che prenota e la sanità pubblica. Naturalmente, nonostante che la questione sanità e ospedale siano la più urgenti, non mancheremo di interessarci di altre questioni che saranno delineate in linee generali e che entreranno nel dettaglio soprattutto in occasione di appuntamenti elettorali come quello prossimo di Domodossola- Ci impegniamo a batterci per queste tematiche sanitarie ma ci occuperemo anche di altre problematiche del territorio relative ai pendolari e ai frontalieri. alla cultura, al turismo, alla larga banda che latita in montagna e altre problematiche. Tra le più impellenti c'è di pretendere che le ricchezze che vengono prelevate nel nostro territorio con impatti ambientali molto pesanti, come ad esempio dighe e tralicci, ritornino in gran parte al territorio e non come adesso, con un "piatto di lenticchie". Altra questione di fondamentale importanza sono le unioni dei comuni che dovrebbero tendere ad essere tre nel Vco, Ossola, Verbano, Cusio. Anche sulla questione comuni piccoli occorrerebbe fare un sforzo per aggregare il più possibile superando l'anacronismo di amministrazioni di comuni con poche centinaia di abitanti, riunendo le valli storicamente consolidate, mentre per quelli piccolissimi e isolati, convincere i cittadini alla necessità di fondersi con quelli vicini. Lavorare per l'aggregazione dei piccoli comuni. Le valli storiche, Vigezzo, Antigorio e Formazza, Anzasca ed altre, si fondino in un unico comune. In tutti i casi mantenere le municipalità ove vi saranno i servizi ai cittadini e una rappresentanza a titolo gratuito, tipo comitato, il cui presidente avrebbe diritto a partecipare al nuovo consiglio comunale. Si tenga conto che con le fusioni si evita il "patto di stabilità" che impedisce ai comuni di virtuosi di investire o di pagare perfino i fornitori. Sulla questione provincia, per la nostra coerenza contro il centralismo, non siamo per niente convinti degli accorpamenti delle province proposte dalla regione perchè allontanano sempre più dalle periferie e dalla montagna le sedi decisionali. Non ci è stato detto come si coniugherà questo accorpamento tra Novara, Vercelli, Vco per noi. Sulla nostra provincia, cosiddetta autonoma ma senza adeguate risorse, riteniamo che, anche in tale contesto più ampio, dovrà avere il suo ruolo specifico e ribadiamo che la vogliamo rispettosa delle tre realtà del territorio, federale di fatto o nella sostanza, oltre che dotata di risorse adeguate soprattutto per le scuole e la viabilità. Oggi la situazione è legata alle previsioni meteorologiche perchè le risorse sono insufficienti sia per il riscaldamento e la manutenzione delle scuole che per il mantenimento della viabilità delle strade e dello sgombero della neve. In questi due mesi che concluderanno quest'anno cresceremo ancora e faremo sentire alta la nostra voce, con l'auspicio che gli organi di stampa siano sempre imparziali e che la Tv locale non continui ad ignorare le voci alternative a quelle del teatrino della politica e, soprattutto del potere dominante. Ci riferiamo alle future nostre iniziative considerando che quella di Sos Ossola dai cui principi, impegni e obiettivi siamo nati ma distinti nei ruoli, mai è stata invitata in alcun dibattito nella televisione locale”.