VCO- 31-10-2021-- L'Eliski è una cosa utile, che sia regolamentato come qualsiasi cosa mi trova pienamente d'accordo, che sia praticamente quasi impossibile farlo sono fondamentalmente contrario, perchè qualsiasi cosa che genera economia merita spazio e considerazione.
Per i paladini della montagna le strade non devono essere fatte (quelle poche che ci sono sono chiuse, anche se tutti indirettamente hanno contribuito a farle) così pure non vanno fatti gli impianti di risalita, tutto ciò limita la fruizione della montagna a famiglie con bambini piccoli e agli anziani.
Mi sono chiesto: ma questi paladini difendono quale montagna, la loro o quella di tutti?
Io sono nato in montagna e constato che gli unici che nei fatti realmente amano e rispettano la montagna sono quelli che ci vivono e solo loro conoscono ciò che comporta viverci, non da turista.
Io sono contrario a imposizioni esterne, leggere che l'Eliski è una questione di elite mi fa ridere, perchè, che dire di chi veste firmato, di chi va spesso al ristorante, di chi va al mare? Non sono certamente cose prescritte dal medico, per cui io resto fermamente convinto che ognuno di noi dei propri soldi guadagnati o risparmiati onestamente, finchè rimarremo un paese democratico, è libero di scegliere come spenderli.
Forse sarebbe auspicabile che i cosidetti paladini si impegnassero per colmare il divario economico (costi) e sociale (servizi) che c'è tra chi vive in montagna e chi vive in città e facessero si che chi utilizza impropriamente l'eli soccorso perchè è stanco o si è perso ne paghi i costi, cosi pure promuovessero una vera sensibilizzazione di come bisogna andare in montagna senza lasciare in giro cose di ogni genere tra cui i tanti odiati fazzolettini e assorbenti.
La montagna è di tutti ma soprattutto di chi ci vive che è il vero custode.
Piero Gaido