
DOMODOSSOLA- 05-01-2016- Abbiamo iniziato tutti lì. Praticamente tutti
i giornalisti che lavorano in Ossola, e buona parte di quelli del Vco, hanno scritto il loro primo articolo per Eco Risveglio. Un giornale che sin da bambini trovavamo in casa, che conoscevamo, che era "nostro", che leggevamo con avidità in un'epoca in cui non c'erano che due canali tv, ed uno si vedeva male. Chi scrive ha pubblicato il suo primo articolo nell'aprile del 2002, parlava di un canale di rimonta per le trote a Mergozzo, e poche settimane dopo ha avuto l'onore di avere articolo con firma in prima pagina nel primo numero dell'Eco del Verbano. Tanto ci sarebbe da commentare su Eco Risveglio, su come sia stato inserito nel tessuto sociale, culturale e politico ed abbia influito nell'evoluzione dell'Ossola degli ultimi venti o trent'anni, su come si sia modificato, anche con l'apertura dell'edizione verbanese prima, e di quella aronese poi, con l'apertura della sede di Verbania ed il "cambio di pelle" dei redattori e proprietari. Di certo è stato una parte della nostra vita, di tutti gli ossolani. Ricordare gli storici direttori, o suoi giornalisti sarebbe lungo, e commovente. Buon compleanno, allora, giornale settantenne!: "Il 1° gennaio 1946 veniva pubblicato il primo numero del settimanale "risveglio ossolano"- scrive il direttore Andrea Dallapina in un comunicato stampa- da allora, fondendosi nel 1974 con l'Eco dell'Ossola e prendendo la denominazione di Eco Risveglio, ha continuato a essere la voce libera, popolare e indipendente dell'Ossola. Dal 2002 è poi diventato bisettimanale dedicando un'edizione al Verbano e al Cusio. Per celebrare l'anniversario dei primi settant'anni di vita, le edizioni di questa settimana della testata (in edicola mercoledì 6 e giovedì 7 gennaio) avranno all'interno uno speciale con la ristampa del primo numero del 1946. Inoltre, grazie a un progetto realizzato con la Regione Piemonte, la biblioteca civica di Verbania e la Fondazione comunitaria Vco, è stata completata la digitalizzazione di tutti i numeri dal 1946 (circa 40mila pagine) che saranno nel corso dell'anno resi disponibili in formato elettronico per la libera consultazione online".


