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PIEMONTE- 06-12-2021-- E’ noto a tutti come a seguito di una serie di decreti-legge emanati dal Governo (alcuni già convertiti in legge e altri ancora no) alcune categorie di lavoratori hanno l’obbligo del vaccino (insegnanti, forze dell’ordine, operatori sanitari, ecc.). Se questi lavoratori non hanno il vaccino (il tampone non basta più), vengono sospesi sia dal lavoro che dallo stipendio.


Eppure la legislazione italiana appare tra le più severe del mondo e soprattutto deve fare i conti con una legislazione europea che vieta assolutamente le discriminazioni in questo ambito.
Dal punto di vista giuridico, quindi, si pongono importanti problemi interpretativi.
Ci si riferisce soprattutto al Regolamento UE 2021/953 del 14 luglio 2021. In relazione al vaccino o alla certificazione verde, il paragrafo 36 della premessa del Regolamento così espressamente prevede: È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate… (rispetto a quelle vaccinate).


Ed ancora, l’art. 3, comma settimo, così prevede: Il rilascio di certificati a norma del paragrafo 1 (il green pass) del presente articolo non comporta una discriminazione basata sul possesso di una specifica categoria di certificato…
Il Regolamento è di una chiarezza disarmante: non possono effettuarsi discriminazioni tra vaccinati e non vaccinati in nessun ambito, così come non si può discriminare il possessore del green pass da chi non lo possiede.


Può sembrare di poco rilievo, ma per comprendere pienamente l’importanza del Regolamento, bisogna precisare che qualunque Regolamento europeo entra immediatamente in vigore tra gli Stati membri e li obbliga a rispettarlo (a differenza delle Direttive europee che invece necessitano di specifico recepimento da parte dei singoli parlamenti).


Quindi, la legislazione italiana attuale e vigente, dal punto di vista giuridico, è in assoluto conflitto con la legislazione europea che invece, per espressa decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea e della Corte costituzionale italiana, deve prevalere.
Il diritto, e la sua interpretazione, in questo specifico momento storico, è lasciato alla libera decisione dei governi...