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DOMODOSSOLA- 17-02-2016- Anche il movimento Una interviene,

in un comunicato stampa, sulla questione dei migranti: “La paura per i migranti è diffusa e presente nel Paese e ancora di più in molti abitanti della nostra realtà dell'Ossola e del Vco ma noi vogliamo affrontarla seriemente e non la "cavalcheremo" per motivi elettoralistici. Non alzeremo muri per non vedere i problemi veri e nasconderli al Popolo!

Sappiamo che questo fenomeno epocale lo dovremo subire o affrontare per un lungo periodo di tempo e la gran parte delle iniziative non possono che essere intraprese a livello mondiale da tutti i paesi. Scarse le iniziative di Onu, Nato e Unione Europea che procede in ordine sparso ed egoistico e che, per quanto è nelle nostre limitatissime possibilità, dobbiamo sollecitare. Non sono direttamente nelle nostre mani di cittadini la lotta al terrorismo e alle guerre che sono la causa principale di questo esodo biblico ma tutti noi abbiamo il dovere di fare tutte le pressioni nei confronti di governanti, a partire dai nostri, perché questi temi siano affrontati, avendo però la consapevolezza che le soluzioni si concretizzeranno in un lungo periodo. Il principale impegno che dobbiamo onorare è quello di affrontare le problematiche che ci vengono calate sul nostro territorio dall'alto e che sono in gran parte frutto di scelte politiche che non approviamo.

Non possiamo condividere, quindi contrasteremo, chi pensa di ripopolare le valli delle nostre montagne spopolate dalla politica fallimentare dell'attuale governo e di quelli precedenti e teorizzata da qualche esegeta locale.

Il papa Francesco chiama i cattolici e gli uomini di buona volontà alla misericordia e all'accoglienza e noi non ne restiamo insensibili, ma crediamo che queste possano essere praticate e realizzate soltanto a determinate condizioni. Tra queste non nascondere la nostra cultura e le nostre radici, pretenderne il rispetto da parte dei migranti ma anche delle nostre leggi, coinvolgere le popolazioni del territorio per contenere i flussi entro i termini contenuti che possano consentire l'integrazione, correggere la distorsione che scarica tali problematiche su CISS e cooperative facendone un'appetibile questione economica e per niente sociale sulla testa della gente incrementando paure e razzismo. Non possiamo tollerare che si creino strutture di accoglienza e destinati migranti da parte di organi governativi, scavalcando i rappresentanti del territorio che spesso tacciono a loro volta e non coinvolgono i cittadini. Nemmeno possiamo tollerare che le persone bisognose italiane siano dimenticate e discriminate, magari vivano in auto o in una cabina telefonica com'è capitato a Domo. Per questo non ce la prenderemo con tutti i mendicanti se non quelli insistenti che vanno adeguatamente controllati dalle forze dell'ordine.

Il nostro impegno sia come Una che come liste collegate per le amministrative a Domodossola, sarà quello di dialogare con i cittadini e pretendere di essere coinvolti come amministratori per decidere al meglio e con metodo democratico”.