
BACENO- 01-03-2016- Partecipata riunione, lunedì sera alla sala polivalente delle scuole medie di Baceno, per discutere del futuro del Cervandone dopo il rogo che lo ha semidistruttto. Il sindaco Stefano Costa ha spiegato che si tratta di un'area edificabile di 10 mila metri quadri e 10 mila metri cubi esistenti, dove si può fare quello che si vuole, purchè ci sia concordia ddi intenti con la proprietà ovvero la Regione ed il Parco: “Posiamo venderlo, ma accettiamo anche proposte di altro genere dai privati, i soldi pubblici sono pochi, serviranno comunque partnership importanti- spiega il primo cittadino di Baceno- siamo contrari a realizzare proposte impattanti, si potrà anche costruire una centralina idroelettrica sul Rio Devero, da sempre diciamo che qualcosa di piccolo, bene inserito, e finalizzato ad un abbattimento dei costi della struttura si può fare, ma deve esserci la regia con il pubblico, non può essere solo di privati. Il primo passo è quello di vedere quanto indennizzo l'assicurazione darà al Comune. Pensiamo di usarlo per realizzare nell'area esterna del Cervandone qualcosa che da tempo ci viene richiesto, uno spazio dove riunire i gruppi, le attività ludico culturali e come supporto alle attività. Un progetto era già stato proposto, qualcosa di seminterrato e ben inserito, che non pregiudichi il Cervandone ed il paesaggio”. Alla riunione, oltre a numerosi albergatori della valle ma non solo era presente anche l'onorevole Enrico Borghi: “Ieri sera ho partecipato a Baceno ad un' affollata assemblea, presso le scuole medie- così Borghi- sul futuro dell'Albergo Cervandone nel Parco dell'Alpe Devero, un tempo culla dell'elite turistica alpina e oggi distrutto da un incendio doloso. Positiva l'iniziativa dell' amministrazione comunale, retta da Stefano Costa, di aprire una discussione pubblica sul futuro della struttura, e ancora una volta ho trovato in valle Antigorio una comunità attenta e partecipe, premessa per la riuscita di uno sforzo così significativo. Il recupero del Cervandone ai fini turistici e sociali, evitando ogni speculazione edilizia, è' una questione di interesse regionale e nazionale, per il ruolo e il pregio del contesto naturalistico del Devero. Ho fatto presente le opportunità che due provvedimenti di legge recentemente varati aprono: il collegato ambientale, che con la strategia nazionale delle Green Communities trova nel turismo sostenibile e nell'efficienza energetica dei fabbricati un punto forte, e la riforma del codice degli appalti che regola con chiarezza il Project Financing rendendolo più agevole con maggiore attenzione al rischio operativo. È' possibile mobilitare capitali privati e pubblici, rispettando la qualità paesaggistica e la valenza ambientale di un contesto così delicato e di pregio. Con l'impegno di tutti il Cervandone potrà tornare ai suoi fasti. Mettiamocela tutta”.


