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norvegesi bentivoglio

PIEMONTE- 23-07-2023-- I Ved Buens Ende sono un gruppo metal Norvegese che rilasciò soltanto un EP (Those Who Caress The Pale) e un album, quello di cui vi parlerò oggi, ovvero Written In Waters, un autentico capolavoro, a tutti gli effetti indipendente, riuscendo a differenziarsi non solo dalla scena metal precedente, ma anche nel Black Metal Norvegese, che solo in parte ha ispirato la musica della Band.


Le sonorità che influenzano questo lavoro spaziano dai King Crimson agli Ulver, spaziando chissà dove, facendone una collana di perle, in linea anche con le varie scene indipendenti degli anni 90, come il post-hardcore, ma la genialità dei Ved Buens Ende risiede ovviamente nell'unicità della loro arte, una messa nera recitata quasi come se fosse un opera o talvolta un cabaret.

Non ho molta conoscenza del metal, come del resto non ce l'ho di nessun genere, ma Written In Waters penso abbia tutte le carte in regola per essere come minimo una pietra miliare del metal.


"I Sang For The Swans" apre l'album con un'intro lacerante, i ritmi "crimsoniani" misti al suono meraviglioso delle chitarre, che usano il lo-fi a loro favore, preparano la pista a una cavalcata oscura nel mondo occulto dei Ved Buens Ende. A cantare i testi criptici ci pensa Carl-Michael Eide, in precedenza batterista degli Ulver, il suo fare è drammatico, quasi satirico, ma perfetto nel contesto, così come ogni riff di chitarra, che richiamano al più oscuro dei Dark Fantasy. Catartica "You That May Wither", dilaniata dalle grottesche vocals e le chitarre evocative, passando poi alla ballata pulita ma demoniaca di "Autumn Leaves".


Questo album vi stupirà, e il mondo magico dei Ved Buens Ende farà gola a molti. Buon ascolto