MONTECRESTESE- 19-11-2023-- In una bellissima, rara giornata di autunno lo splendore di Alagua e del territorio circostante si esalta con i colori dell’autunno. Se poi si ha voglia e tempo di salire ancora, si può arrivare sull’altopiano di Coipo, altro meraviglioso balcone sulla Bassa Ossola e sulle sue montagne.
GITA N. 134 O 24
ALAGUA COIPO
NOVEMBRE 2023
Dislivello: 1150 m. Tempo: 4 h 45’. Sviluppo: 13,8 km.
Per avere una giornata di sole rinunciamo al tradizionale giovedì ed anticipiamo di un giorno, ma ciò comporta molte assenze, a cominciare da quella delle insostituibili badanti. Saranno quindi i due medici di servizio a prendersi la responsabilità di tre anziani in escursione. Tradizionale caffè al Gufo’s ed andiamo a parcheggiare a Pontemaglio, 370, nel piccolo piazzale prima della vecchia galleria.
Attraversiamo il Toce sul maestoso antico ponte romano e, dalle case della frazione, imbocchiamo il sentiero, a tratti molto ripido, che ci porta a Veglio, 540. In questa frazione di Montecrestese, abbandonata a metà del secolo scorso per il timore, pare infondato, di frane, sono in corso delle ristrutturazioni e sta tornando la vita. Sopra le case incrociamo la pista sterrata che sale da Montecrestese verso una cava.
Al di là della pista imbocchiamo quasi subito il sentiero, sempre evidente ed in presa diretta, che sale verso nord e ci porta alle prime baite di Alagua dopo un’ora e tre quarti di cammino, intervallato solo da una breve pausa quando veniamo raggiunti dal sole.
Le betulle si stanno riprendendo quello che era stato un grande pascolo erboso. Attraversiamo lo splendido altopiano, adesso in dolcissima salita, fino al primo nucleo di baite. Qui teniamo la sinistra (nord) ed andiamo sulle rive del laghetto che, insieme alle case sulle sue rive e ad un acero monumentale, costituisce un autentico angolo di paradiso. Siamo su un balcone panoramico indescrivibile verso il gruppo del Cistella e le montagne di Antigorio e tanto altro.
Torniamo sui nostri passi ed arriviamo alle ultime baite, a quota 1210, dove ci sono i cartelli indicatori e dove inizia la salita verso Coipo. Il programma era di arrivare qui, ma, in una giornata così rara, può anche essere cambiato e la decisione non è troppo sofferta. Proseguiamo verso l’alto.
Lungo il sentiero, che incrocia la strada, arriviamo all’ultimo tratto asfaltato che sale verso sud e ci porta all’Alpe Buscain, 1390, che è la porta nord-occidentale dell’altro stupendo altopiano della zona, quello di Coipo (mezz’ora da Alagua). Dopo la pausa pranzo lo attraversiamo con percorso libero. Anche il Rosa compare maestoso sull’orizzonte sud occidentale. Ritroviamo la strada asfaltata.
La seguiamo, passando da Cascine Bertolini, 1318, fino all’Oratorio di San Luca, 1156. Qui riprendiamo il sentiero incontrando le tre cappelle, del Gaggio, dei Genovesi e di Pusalà, 877. Torniamo sull’asfalto poco sopra Altoggio e, prima di arrivare alle case, a quota 765 prendiamo una pista sulla destra, direzione nord ovest (un’ora e un quarto). Qualche salitella incrementa il dislivello positivo, che è già abbondantemente sopra i mille metri. Alla faccia della gita “tranquilla”!
Con certa gente si sa sempre da dove si parte, ma mai dove si arriva. Più avanti incontriamo, sulla destra, il sentiero poco tracciato, ma adesso ben segnato, che anni fa ci aveva fatto un po’ tribolare. Lo seguiamo facilmente e scendiamo alla strada che da Lomese e Chezzo sale a Veglio. Ci accolgono quattro simpatici asinelli. Teniamo ancora la destra e la seguiamo, raggiungendo in pochi minuti Veglio.
Lungo il ripido sentiero del mattino torniamo a Pontemaglio e alle auto (un’ora da Altoggio). Al Circolo del Pontetto festeggiamo un compleanno ed organizziamo la cena sociale del 2023. Lì molti raccoglieranno i meritati frutti di un duro anno di attività agonistica e goliardica.
Gianpaolo Fabbri