DOMODOSSOLA –30-04-2025--Marco Bossi non è più il presidente dell’assemblea cittadina. La revoca è arrivata nella serata di ieri, con il voto compatto del gruppo di maggioranza “Lucio Pizzi Sindaco”, che ha sancito la fine dell’esperienza di Bossi alla guida del parlamentino domese. Una decisione che ha spaccato l’aula e fatto emergere profonde tensioni politiche, con l’opposizione sulle barricate e l’assenza significativa di diversi consiglieri durante la votazione.
A votare contro la revoca, Simone Racco di Impegno Civico per Domodossola e Angelo Tandurella di Fratelli d’Italia, mentre Partito Democratico e Lega hanno scelto di uscire dall’aula in segno di dissenso. Bossi stesso ha preferito non partecipare al voto, dichiarando: «Lo faccio per rispetto delle Istituzioni e per evitare strumentalizzazioni. Scopo: preservare la piena correttezza e imparzialità del procedimento».
Prima ancora che si entrasse nel merito della mozione, è stato Angelo Tandurella a sollevare una pregiudiziale sulla legittimità dell’atto, chiedendo alla segretaria generale del Comune, Paola Marino, un ulteriore parere tecnico. Il consigliere di FdI ha messo in guardia dai rischi di eventuali contestazioni, impugnazioni e danni erariali, suggerendo la sospensione della discussione. Ma la maggioranza ha tirato dritto, bocciando la richiesta e procedendo con il voto.
I motivi della revoca e le polemiche
A illustrare le ragioni della revoca è stato il capogruppo di maggioranza, Maurizio Oioli, che ha indicato come Bossi – accettando di rappresentare il suo nuovo gruppo consiliare all’interno delle commissioni – avrebbe assunto un “ruolo attivo” non più compatibile con l’imparzialità richiesta al presidente del consiglio.
Una motivazione che non ha convinto l’opposizione, né tantomeno l’ex capogruppo di maggioranza Simone Racco, che ha rotto il silenzio con un intervento dai toni duri: «Certo che si può rimuovere il presidente del consiglio. Ma qui il punto sta nelle motivazioni. Qui non ci sono». E ha aggiunto, rivolgendosi ai suoi ex colleghi: «Sono deluso da alcuni miei ex compagni che sono scesi a questo livello. Non combattete le battaglie di qualcun altro. Qui la questione è politica, e non ha nulla a che vedere con il modo in cui Bossi ha diretto i lavori».
Racco ha poi respinto le accuse di mancata imparzialità rivolte a Bossi: «Non ha mai partecipato a nessuna commissione. È come voler condannare qualcuno prima che commetta un omicidio».
Le reazioni e gli scenari futuri
Bossi, da parte sua, ha affidato a una dichiarazione istituzionale il proprio commento, annunciando di «riservarsi ogni più opportuna valutazione nelle sedi competenti» per tutelare «la funzione presidenziale e la corretta dinamica istituzionale del nostro Comune».
Nel prossimo consiglio comunale sarà necessario eleggere il nuovo presidente dell’assemblea. La seduta si annuncia già infuocata, in un clima politico sempre più polarizzato. L’uscita di scena di Bossi, per molti osservatori, potrebbe segnare una frattura più ampia all’interno dell’alleanza che sostiene il sindaco Pizzi, e l’inizio di una fase delicata per gli equilibri del governo cittadino.


