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VERBANIA-15-06-2016- La sentenza è stata pesante, tre volte superiore alla richiesta del pm e a quanto era stato stabilito da un precedente decreto penale di condanna. Oggi il giudice Luigi Montefusco ha condannato a 3 anni (il pm Guido Dell’Agnola ne aveva chiesto uno) e 15.000 euro di provvisionale come risarcimento provvisorio del danno l’ossolano M. M. All’alba del 20 dicembre 2014 si trovava al Trocadero insieme a altri avventori, uno di questi, verso le tre e mezza, uscì a fumare una sigaretta all’esterno e – così ha raccontato in denuncia e in aula – venendo aggredito all’improvviso da un uomo che gli diede una testata (la ferita fu suturata con alcuni punti), lo fece cadere a terra (provocando la frattura del femore) e lo colpì al corpo ancora con numerosi calci. Quell’uomo gli era sconosciuto, non l’aveva mai visto prima ma l’aveva fermato all’uscita con frasi minacciose. Quell’uomo era, appunto, l'imputato (difeso nel processo dall’avvocato Marcello Bologna), il quale sostiene che il contatto avvenne a seguito di una lite e che i due caddero insieme.

Le condizioni fisiche e psicologiche della vittima a seguito dell’aggressione sono state documentate dall’avvocato di parte civile, Marco Perera, in 70 giorni di prognosi e in uno stato psicologico ancora oggi precario, da risarcire con una richiesta di 100.000 euro. “Non ho voglia di uscire, ho paura, prendo farmaci e non dormo la notte”, ha riferito la vittima, che riceverà 15.000 euro come provvisionale e che potrà poi avanzare ulteriori richieste in sede civile.