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b bossi marco

DOMODOSSOLA- 16-12-2016- Dalla Lega Nord domese arriva

un appello per salvare i Centri di Servizio per il Volontariato: “Mentre a Roma si alternano governi e governicchi fotocopia, nelle periferie dell'impero dobbiamo registrare l'ennesimo grido di dolore di un ente a rischio scomparsa per effetto delle scellerate politiche renziane. Prende forza in queste ore la notizia secondo cui, a causa della Legge 106/2016 Riforma del Terzo Settore, i Centri di Servizio per il Volontariato rischiano di vedere ulteriormente ridotte le loro risorse economiche, risorse per altro già dimezzate nel 2001 dal governo Prodi. I CSV vengono finanziati tramite fondi di natura privata provenienti dalle Fondazioni di origine bancaria che per legge accantonano annualmente un trentesimo dei loro proventi. Le modifiche contenute nell'ennesima riforma renziana non tengono conto della virtuosità delle fondazioni bancarie piemontesi nonché della comprovata esperienza dei Centri di Servizio per il Volontariato della nostra regione ma sono figli di quel concetto neo centralista ed antifederalista che è stato recentemente bocciato nel referendum costituzionale. Non tutti però si rendono conto del grave danno che questi tagli potrebbero arrecare a tutta la rete di associazioni di volontariato che trovano in questi centri un punto di riferimento fondamentale per la loro esistenza. Sono più di 680 le realtà nel Vco e Novarese (dalla protezione civile, al 118, al socio-assistenziale per intenderci) che si appoggiano al CST con sede in Domodossola. È quindi paradossale pensare che uno Stato, oltre ad offrire sempre meno servizi,  cerchi nello stesso tempo di boicottare i volontari e le loro associazioni. Invitiamo  quindi tutti gli amministratori ed i responsabili della politica locale impegnati sui vari livelli, in particolare coloro che a Roma dovrebbero rappresentare l'Ossola ed il Piemonte, ad adoperarsi affinché questo ennesimo furto ai danni del nostro territorio venga sventato”.