1

elettrodotto vogogna

VOGOGNA- 20-01-2017- Un gruppo di cittadini premosellesi, proprietari

in territorio di Vogogna di alcuni terreni artigianali, ormai da parecchio tempo richiedono alla amministrazione comunale vogognese la possibilità di riconvertire le loro proprietà in aree agricole, anche perché, dicono, “a seguito della realizzazione dell’area artigianale della Masone e di Piedimulera (oltre alla crisi in corso) non vi è più motivo di mantenerle all’attuale destinazione”.

Il gruppo di cittadini, tutti firmatari di una petizione indirizzata al sindaco di Vogogna, Enrico Borghi, sono oggi provati da un versamento dell’Imu divenuto esorbitante: “Alcuni di noi – spiegano in un comunicato inviato alla stampa tramite l'ex consigliere vogognese Fabio Iacopino- versano annualmente oltre due mensilità di pensione al Comune di Vogogna” affermano alcuni anziani proprietari. L’area è artigianale da molti anni, nessuno dei proprietari chiese al Comune di renderla edificabile, ma fu una scelta delle vecchie amministrazioni prima che venisse poi spostato tutto sulla Masone. Quindi, oggi non vi è nessun interesse, né diretto né di terzi a costruire, vista la crisi del mercato immobiliari che rende inutili queste aree isolate sotto il profilo artigianale e industriale.

“Un paio di anni fa avevamo incaricato un legale che contattò il comune per capire se vi fosse la possibilità di una immediata trasformazione ad agricolo” affermano, e “la risposta del comune fu positiva, tanto che a seguire venne incaricato un tecnico che predispose un’istanza ufficiale”.

A seguito però, non senza una grande sorpresa, la risposta che pervenne fu negativa. Le motivazioni però non hanno convinto i proprietari: “perché, allora, non ci furono esternate prima di incaricare il tecnico e spendere ulteriori soldi inutilmente?”. Una successiva comunicazione di approfondimento, in risposta al parere comunale del quale non si condividevano tutti i contenuti, non ebbe risposta, lasciando tutti piuttosto sconfortati.

Oggi, tutti assieme, i cittadini rivolgono un appello pubblico alle Istituzioni competenti: “chiediamo che qualcosa si muova in fretta, che la nostra istanza possa essere ridiscussa immediatamente affinché sia trovata presto una soluzione, non è più possibile attendere anni visto quanto dobbiamo corrispondere annualmente”. In alternativa, dato che il Sindaco di Vogogna oggi ricopre un incarico politico con il quale assume competenze che varcano i confini del proprio comune, “chiediamo a lui che, in caso contrario, la Giunta comunale prenda la decisione di regolamentare differentemente l’IMU per questi terreni, con un congruo ribasso delle aliquote o dei valori, affinché non sia perpetuata ulteriormente questa grave situazione che per molti è diventata insostenibile”

Un gruppo di cittadini premosellesi, proprietari in territorio di Vogogna di alcuni terreni artigianali, ormai da parecchio tempo richiedono alla Amministrazione Comunale vogognese la possibilità di riconvertire le loro proprietà in aree agricole, anche perché, a seguito della realizzazione dell’area artigianale della Masone e di Piedimulera (oltre alla crisi in corso) non vi è più motivo di mantenerle all’attuale destinazione.

Il gruppo di cittadini, tutti firmatari di una petizione indirizzata al Sindaco di Vogogna, sono oggi provati da un versamento dell’Imu divenuto esorbitante: “alcuni di noi versano annualmente oltre due mensilità di pensione al Comune di Vogogna” affermano alcuni anziani proprietari. L’area è artigianale da molti anni, nessuno dei proprietari chiese al Comune di renderla edificabile, ma fu una scelta delle vecchie amministrazioni prima che venisse poi spostato tutto sulla Masone. Quindi, oggi non vi è nessun interesse, né diretto né di terzi a costruire, vista la crisi del mercato immobiliari che rende inutili queste aree isolate sotto il profilo artigianale e industriale.

“Un paio di anni fa avevamo incaricato un legale che contattò il comune per capire se vi fosse la possibilità di una immediata trasformazione ad agricolo” affermano, e “la risposta del comune fu positiva, tanto che a seguire venne incaricato un tecnico che predispose un’istanza ufficiale”.

A seguito però, non senza una grande sorpresa, la risposta che pervenne fu negativa. Le motivazioni però non hanno convinto i proprietari: “perché, allora, non ci furono esternate prima di incaricare il tecnico e spendere ulteriori soldi inutilmente?”. Una successiva comunicazione di approfondimento, in risposta al parere comunale del quale non si condividevano tutti i contenuti, non ebbe risposta, lasciando tutti piuttosto sconfortati.

Oggi, tutti assieme, i cittadini rivolgono un appello pubblico alle Istituzioni competenti: “chiediamo che qualcosa si muova in fretta, che la nostra istanza possa essere ridiscussa immediatamente affinché sia trovata presto una soluzione, non è più possibile attendere anni visto quanto dobbiamo corrispondere annualmente”. In alternativa, dato che il Sindaco di Vogogna oggi ricopre un incarico politico con il quale assume competenze che varcano i confini del proprio comune, “chiediamo a lui che, in caso contrario, la Giunta comunale prenda la decisione di regolamentare differentemente l’IMU per questi terreni, con un congruo ribasso delle aliquote o dei valori, affinché non sia perpetuata ulteriormente questa grave situazione che per molti è diventata insostenibile”.