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DOMODOSSOLA- 22-01-2017- I recenti tragici fatti di cronaca in Abruzzo sono al centro dell'ultimo comunicato di Sos Ossola, che spiega come sia necessario in Italia fare “prevenzione civile” anziché “protezione”: “Da questa "Periferia dell'Impero"- così il presidente Bernardino Gallo- destinata a un declino inarrestabile dalla politica di partiti e movimenti, parta un ringraziamento agli uomini e donne  della Protezione Civile e del Volontariato in soccorso dei terremotati del centro Italia aggiungendo che siamo tutti orgogliosi del fantastico salvataggio di vite umane fatto dagli  operatori della X Delegazione Valdossola  del Cnsas Piemonte - Soccorso Alpino Speleologico.  Ciononostante  oltre fare la nostra parte per  di fornire aiuti con tutti i mezzi, abbiamo anche dovere di indicare le falle in questa vicenda dolorosa.   Le tragiche vicende del susseguirsi di terremoti nel centro Italia si sono incrociate con una grande nevicata la cui competenza, per quanto riguarda lo sgombero della neve e il garantire la viabilità, non è di competenza "ordinaria" della protezione civile ma dell'Anas, delle provincie e dei singoli comuni, a loro volta non sempre "sincronizzati" tra loro.  Premesso che la grande burocrazia, in attesa di provvedimenti futuri che coniughino trasparenza e celerità negli interventi, alcuni nodi di oggi è possibile superarli solo con decreti governativi con deleghe a Curcio della protezione civile e a Errani, mentre la possibilità di avere una viabilità usufruibile, soprattutto nelle periferie e nelle realtà montane, è questione fondamentale per affrontare le urgenze ed emergenze quotidiane, ma lo è di più in una realtà "martoriata" da una serie di terremoti  oramai  dal mese di agosto.  Una domanda sorge spontanea: come mai nessuno si è posto il problema delle previste nevicate e allertarsi e coordinare gli interventi tra gli enti interessati? I terremoti non sono prevedibili allo stato delle nostre conoscenze scientifiche mentre le precipitazioni, in questo caso nevose, si!  Le Alpi, ma anche gli Appennini,  si monitorano per possibili slavine e valanghe e si interviene per eliminare o ridurre i danni. Anche l'annessione della Forestale con l'Arma per risparmiare spero che non procuri disattenzione al controllo del territorio montano come pare sia capitato con gli elicotteri nell'area dei terremoti.  La questione principale, una vera e propria falla,  sia stata ed è quella di non coordinare anche lo sgombero neve, con tutto il rispetto, la comprensione e la solidarietà che deve  essere riconosciuta da parte di tutti noi ad operatori dipendenti e volontari.    Spero che sin da ora e in futuro si faccia tesoro di questa esperienza negativa per affrontare le emergenza ma aggiungere alla Protezione Civile  la Prevenzione Civile con piani di costruzioni antisismiche e allocazione  in territori sicuri da altri eventi e sui quali fare interventi di prevenzione.    Da temi di carattere nazionale scendiamo nella nostra realtà. Le problematiche relative alla viabilità, quindi anche sgombero neve,  escluse quelle di competenza dell'Anas, sono dei comuni e della provincia. Per quest'ultima ribadisco la necessità di diventi nei fatti autonoma e federale, ancor più dopo che il referendum costituzionale non ha cancellate le provincie.  Auspicabile è  un voto diretto da parte dei cittadini. L'Autonomia non può essere solo un'etichetta, ma significa avere più risorse da parte della regione Piemonte che si appropria di quelle sottratte al territorio, Ossola soprattutto, con una restituzione risibile a differenza di altre regioni. Il vice presidente Reschigna non intende mollare l'osso dei canoni idrici come ha ripetuto l'anno scorso. Per quanto riguarda l'essere federale, basta solo inserire nello statuto che le materie importanti siano da approvare con una maggioranza qualificata che garantisca le singole tre realtà del territorio provinciale e impediscano i furti perpetrati a sfavore dell'Ossola nell'arco di quattro lustri. Tale proposta fu fatta direttamente al proponente on. Borghi al momento della presentazione della proposta di provincia autonoma, nella sala del consiglio comunale di Domodossola nell'anno 2014. Fu data una disponibilità a valutare tale proposta ma mai applicata in quanto la scelta politica è stata quella di aggregare politicamente  la bassa Ossola a Verbania a scapito dell'Ossola. Chiusa questa importante parentesi si ritiene che la provincia debba interessarsi adeguatamente della mobilità viaria di sua competenza coordinandosi con tutti i comuni per le loro strade soprattutto e non solo con un piano neve. Oggi vi sono molte carenze sullo stato della carreggiata e, soprattutto, sulla vegetazione che dai terreni adiacenti vi si affaccia e incombe pericolosamente; una questione che dovrebbe essere affrontata non quando nevica come oggi avviene in emergenza per mezzo dei vigili del fuoco  con sprechi di energie e risorse oltre che di tempistica allungata in considerazione della pluralità dei siti sui quali occorre intervenire. Un vero e proprio pericolo per casi di emergenze e non solo.  Chi ne è competente ne terrà conto di queste osservazioni oppure, come succede da tempo resta una   Vox clamantis in deserto, salvo ordini per l'accademia della Crusca su presunti "orrori" grammaticali?”.